Conflitto Russia-Ucraina: informazioni per le imprese
Mercoledì 06 Luglio 2022

Conflitto Russia-Ucraina: informazioni per le imprese

Attenzione: in riferimento al conflitto Russia/Ucraina, dall'8/3/2022 alle richieste  di certificati di origine con destinazione FEDERAZIONE RUSSA/UCRAINA/ BIELORUSSIA occorre allegare la dichiarazione sostitutiva di atto notorio (scarica il file, 71,2 Kb)

 


Piattaforma di Business Matching della Commissione UE

Sul tema delle relazioni internazionali con l'Ucraina è stata attivata la Piattaforma di Business Matching della Commissione UE, che ha l’obiettivo di connettere le aziende operative in Ucraina con quelle dell'Unione europea. La piattaforma è gestita dalla rete Enterprise Europe Network e mira a facilitare le operazioni logistiche per l'esportazione e l'importazione di merci da/verso l'Ucraina per il potenziamento dei contatti commerciali tra le imprese ucraine e dell'Unione.
Gli interessati possono registrarsi gratuitamente, pubblicare il proprio profilo e cercare partner commerciali e nuove opportunità.
 


[AGGIORNAMENTO 15 MARZO]

Con due nuovi regolamenti pubblicati il15 marzo l'Unione europea ha varato un nuovo pacchetto di restrizioni nei confronti della Federazione russa. Si tratta del Regolamento di esecuzione UE n. 2022/427 del 15 marzo 2022 che amplia l'elenco delle persone, entità e organismi soggetti a misure restrittive e del Regolamento (UE) n. 428 del 15 marzo 2022 che aggiorna l'elenco dei beni che non possono essere esportati verso la Federazione Russa. Sono previste restrizioni all’esportazione di beni e tecnologie per l’industria della difesa, per la sicurezza e per l’industria energetica; stop anche all’export di beni di lusso; tra gli altri: caviale e tartufi, vini (compresi i vini spumanti), birre, acquaviti e altre bevande contenenti alcole di distillazione, pelletteria, selleria, articoli da viaggio, borsette e articoli simili di alta qualità, profumi di lusso, acque da toletta e cosmetici, compresi prodotti di bellezza e per il trucco,  cappotti, giacche o altri indumenti, accessori di abbigliamento e calzature (indipendentemente dal materiale), tappeti e arazzi, perle, pietre preziose e semipreziose, articoli di perle, di gioielleria o di oreficeria orologi ed altro. L'elenco allegato al Regolamento (UE) N. 428 declina in dettaglio tutti i beni che non possono essere esportati. 


[AGGIORNAMENTO 12 MARZO]

L’ “Unità di crisi per le imprese”, istituita alla Farnesina per aiutare le nostre aziende a far fronte alle conseguenze negative del conflitto russo-ucraino, ha creato una casella di posta elettronica dedicata: export.crisiucraina@esteri.it 

Questo strumento permetterà di raccogliere le segnalazioni delle aziende esportatrici verso Federazione Russa, Ucraina e Bielorussia e di fornire loro informazioni sulle limitazioni agli scambi correlate all’impianto sanzionatorio UE/USA, dalle misure adottate da parte russa e alle a ulteriori possibili effetti della crisi. 

(Fonte: Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale)


[AGGIORNAMENTO 9 MARZO]

È attivo l'Help desk Ucraina di Agenzia ICE
L'ICE ha attivato la casella di posta helpdeskucraina@ice.it per fornire assistenza alle aziende italiane che hanno attualmente attività o iniziative in corso nel mercato ucraino, fornire aggiornamenti sul conflitto e sulle ripercussioni per il sistema economico e raccogliere i quesiti  cui darà risposta in tempi congrui.


[AGGIORNAMENTO 7 MARZO]

Sono attivi i numeri telefonici del Ministero dello sviluppo economico a disposizione delle imprese per segnalazioni di difficoltà in seguito al conflitto in Ucraina.
I numeri sono 800 100117 per chiamate dall’Italia, +39 06 47052184 per l’estero. Si garantisce la reperibilità dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17. Per segnalazioni mail è operativo l’indirizzo tfiru@mise.gov.it

(Fonte: Ministero dello sviluppo economico)


[AGGIORNAMENTO 2 MARZO 2022]
Con nota del 2 marzo 2022 n. 99410/RU  l'Agenzia delle dogane ha fornito indicazioni sulle misure restrittive nei confronti della Federazione Russa e dell'Ucraina sia all'importazione che all'esportazione. La nota fa riferimento al contenuto della normativa europea già segnalata nella precedente comunicazione e si sofferma anche sulle deroghe alle restrizioni, le cui condizioni devono, in ogni caso, essere dichiarate dall'esportatore nella dichiarazione doganale, attraverso l'utilizzo di specifici codici riportati nelle tabelle presenti nella nota delle Dogane.

Successivamente è stato emanato il Regolamento(UE) 2022/355 del Consiglio del 2 marzo 2022 che modifica il regolamento (CE) n. 765/2006 concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Bielorussia, al quale è seguita la nota integrativa n. 105746/RU del 7 marzo 2022 dell'Agenzia che fornisce indicazioni sulle misure restrittive all'importazione e all'esportazione da e verso la Bielorussia e sulle relative deroghe.

Val la pena segnalare che le Dogane hanno dato notizia che tutte le ultime restrizioni disposte verso i Paesi coinvolti sono state integrate nella Banca dati TARIC, dove per ogni voce doganale interessata possono essere verificate le relative informazioni aggiornate.

Nel sottolineare l’importanza del rispetto delle disposizioni dell'Unione, le Dogane precisano che la mancata  applicazione  dei  regolamenti  (UE), concernenti misure restrittive nei confronti di determinati Paesi terzi assoggettati ad embargo commerciale, è sanzionata dall’art. 20 del D.Lgs. 15 dicembre 2017, n. 221, che prevede, per le diverse condotte, la reclusione da un minimo di un anno a un massimo di sei anni, la multa da un minimo di 15.000€ a un massimo di 250.000€, oltre la confisca dei beni oggetto del reato.

Viene, inoltre, raccomandato agli esportatori di consultare puntualmente la banca dati TARIC e di attenersi  alle indicazioni fornite, monitorando costantemente anche il portale ADM nella Sezione dedicata alla crisi russo ucraina per seguire l’aggiornamento delle disposizioni emanate in ragione dell’evolversi della crisi in corso.

Le Dogane precisano, inoltre, che le misure adottate o in corso di adozione per assicurare l’applicazione delle sanzioni emesse potranno portare ad un incremento dei controlli doganali sulle merci provenienti o dirette in particolare verso le zone coinvolte nella crisi.

Alle comunicazioni delle Dogane segue quella dell'Autorità nazionale UAMA n. 6830 del 7 marzo 2022 che dispone con proprio provvedimento la sospensione per un mese di tutte le autorizzazioni in corso di rilascio o già rilasciate per i beni a duplice uso destinati alla Federazione russa e alla Bielorussia. Si realizza, dunque, di fatto lo stop all'export dei beni a duplice uso verso quei Paesi per un mese a partire dal 7 marzo. UAMA si riserva di rivalutare la decisione entro il  periodo di sospensione stabilito.

Alla luce delle comunicazioni sopra richiamate si precisa che le Camere, nel rilasciare la documentazione per l'esportazione verso i Paesi coinvolti dalle sanzioni, non dovranno operare visti su dichiarazioni che facciano riferimento a deroghe o esclusioni dalle misure restrittive, né sulla destinazione d'uso delle merci, lasciando agli esportatori l'onere delle verifiche - attraverso la banca dati TARIC - sulla esportabilità dei propri prodotti e la responsabilità delle dichiarazioni nei confronti dell'Amministrazione doganale, chiamata a vigilare sul rispetto dei divieti di esportazione.


Il quadro delle sanzioni verso la Federazione russa è in continua evoluzione.

Le restrizioni riguardano prevalentemente alcune categorie merceologiche, già ricomprese nel Regolamento UE 833/2014 (beni a duplice uso e beni declinati nell'allegato II del regolamento) che con le disposizioni dell'UE degli ultimi giorni sono state ulteriormente implementate. Inoltre, vige il Regolamento UE n. 269/2014 concernente misure restrittive relative ad azioni che compromettono o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina. Per una panoramica di dettaglio delle sanzioni già in vigore prima della attuale crisi si rimanda ad un documento di sintesi al link  NOTA MISURE RESTRITTIVE FR SANZIONI UE febbraio 2021.pdf, elaborato dall'Agenzia ICE di Mosca, che è deputata ad assistere le imprese in loco.

Come noto, lo scorso 23 febbraio l'Unione europea ha adottato un pacchetto di ulteriori misure restrittive, tra le quali misure di congelamento di fondi e risorse economiche nei confronti di soggetti designati

Il testo degli atti normativi adottati, che modificano ed attuano il Regolamento UE n. 269/2014, è consultabile al seguente link del sito dell'Unione europea:
Publications Office (europa.eu) (REGOLAMENTO UE 2022/259)

Il 25 febbraio l'Unione europea, visto l'aggravarsi della situazione in Ucraina, ha adottato ulteriori misure restrittive, che modificano il Regolamento UE n. 833/2014 e ha ampliato l'elenco dei soggetti designati che figura nell'allegato I del Regolamento UE n. 269/2014.

Il testo degli atti normativi adottati, è consultabile ai seguenti link del sito dell'Unione europea:

REGOLAMENTO UE 2022/328: fare riferimento all'allegato VI per i dettagli sulle merci coinvolte dalle restrizioni

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE UE 2022/332

Il 26 febbraio l'Unione europea ha adottato ulteriori misure restrittive, che modificano il Regolamento UE n. 833/2014, tra le quali il divieto di ogni operazione con la Banca centrale di Russia.

Il testo degli atti normativi adottati, è consultabile al seguente link del sito dell'Unione europea:
REGOLAMENTO UE 2022/334

Come previsto dalla normativa dell'Unione, le sanzioni riguardano specifiche categorie merceologiche, il settore finanziario e restrizioni destinate a specifiche persone fisiche e giuridiche e per alcune categorie di beni l'export deve essere autorizzato con specifica autorizzazione rilasciata dall'Autorità competente (MAECI per l'Italia).

Non vi è al momento (nuove sanzioni sono già in cantiere) un divieto generale sull'esportazione, né quindi di rilasciare certificati di origine,  PREVIA COMPILAZIONE DELLA PRESENTE AUTOCERTIFICAZIONE, ma le imprese devono essere consapevoli che:

  • dovranno a monte verificare se i loro beni rientrano nelle categorie soggette a restrizione da parte dell'UE, ma anche da parte della stessa Federazione russa;
  • attenzione particolare dovrà essere posta per i beni cosiddetti "a duplice uso"; per eventuali dubbi dovrà essere interpellata l'Autorità nazionale – UAMA (Unità per le autorizzazioni dei materiali di armamento) responsabile anche per il rilascio delle autorizzazioni previste per l’esportazione, il trasferimento, l’intermediazione, l’assistenza tecnica ed il transito dei prodotti a duplice uso e delle autorizzazioni, per il commercio, diretto e indiretto, di prodotti listati per effetto di misure restrittive unionali;
  • in caso di dubbio verificare con la suddetta Autorità se i propri prodotti rientrano tra quelli che necessitano di autorizzazione;
  • verificare che i beni non siano destinati alle persone fisiche e giuridiche coinvolte dalle sanzioni;
  • tenere in considerazione che le misure restrittive a livello finanziario (sempre più rigide) possono generare il blocco dei pagamenti bancari e quindi mettere a rischio il ricevimento dei pagamenti dai clienti.

Dichiarazioni di sussistenza di causa di forza maggiore

Il rilascio di dichiarazioni di sussistenza di "causa di forza maggiore" per l'emergenza pandemica COVID-19 è stata una particolare eccezione, alla quale il sistema camerale ha aderito su richiesta del Ministero sviluppo economico. 

Nei casi di guerra fanno fede le normative e le restrizioni imposte a livello unionale e internazionale. 

Le Camere di commercio non potranno, quindi, rilasciare alcuna dichiarazione in merito alla causa di forza maggiore connessa all'attuale conflitto russo/ucraino.

Ultima modifica: Lunedì 10 Giugno 2024